il progetto nasce dal desiderio di replicare nel piccolo un’ambiente semi urbano esterno, caratterizzato quindi da spazi pieni e vuoti in cui le attività proposte trovano un proprio luogo e un proprio tempo.
I bambini potranno percorrere questo ambiente e decidere ad esempio di abitare le due casette, adibite una a gioco simbolico con cucina e una a gioco travestimenti, potranno riunirsi in piccoli gruppi e fare attività di lavoro creativo, utilizzando il tavolo a disposizione con le sedute morbide, potranno ritrovarsi nella zona dedicata alle videoproiezioni con le quali si potranno fare attività di interazione tra analogico e digitale. In ultimo questo spazio è dotato di una parete-casetta tutta da personalizzare dando cos in mano ai bambini una grande tela “urbana” da fare propria.
Trattandosi di uno spazio a doppia altezza con diversi gradi di fruibilità, fisica dal basso, visiva dall’alto, si è lavorato molto sul come consentire a livello acustico una compresenza di tutte queste attività (di per se mi auguro rumorose) con il normale svolgersi delle restanti attività scolastiche. A garanzia di questo obiettivo son stati installati numerosi pannelli fonoassorbenti e un’importante parete vetrata al primo piano che consente il passaggio di luce ma blocca il rumore prodotto dal gioco sottostante.